Essenziali non si nasce, si diventa
Quintessential Player è un riproduttore audio/video controverso. Ricco di funzionalità, ma tutt'altro che leggero. Bello da guardare, ma migliorabile in intuitività. Offre funzioni innovative, ma è privo di un equalizzatore ed effetti grafici decenti. Adottarlo o non adottarlo?
Quintessential Player fa di tutto. Ti permette di gestire musica e filmati, estrarre file audio da CD (ripping) e ascoltare la radio. La qualità audio è perfetta, ma non solo. Dotato di un'interfaccia elegante e personalizzabile tramite skin e plugin, Quintessential Player ci stupisce per la ricchezza di funzioni che lo rendono una potenziale alternativa al geniale AIMP, se non fosse per il peso sulla CPU tutt'altro che trascurabile e altre piccole pecche.
Quintessential Player ti permette di importare rapidamente intere cartelle per costruire la tua libreria e comporre playlist al volo. Attraverso un plugin puoi avere quasi tutta l'interfaccia in italiano, tuttavia anche così non è sempre facile trovare all'istante la funzione desiderata. E l'usabilità non è l'unico punto che Quintessential Player potrebbe migliorare: anche l'equalizzatore e gli effetti grafici sono deludenti rispetto a Winamp, ad esempio.
In compenso, la potente funzione Gracenote MusicID ci conquista in pieno. Grazie a questa tecnologia puoi "pulire" i tuoi file multimediali arricchendoli automaticamente dei tag e delle copertine mancanti. E funziona bene anche con la musica italiana. Insomma, Quintessential Player offre comodamente integrate funzionalità che su iTunes si ottengono solo installando programmi aggiuntivi come Jaikoz. Tuttavia, può ancora migliorare. Ne siamo certi.
